Arabia Saudita
Dove il futuro corre veloce,
ma il deserto custodisce ancora il tempo.
"Viaggiare nel deserto è come leggere una poesia al rallentatore."
Wilfred Thesiger
Un mondo che si rivela poco a poco.
Tra rovine nabatee, canyon silenziosi e città in trasformazione,
l’Arabia Saudita è il viaggio che non ti aspetti.
Fino a ieri, un mistero.
Oggi, una frontiera aperta a chi sa andare oltre i luoghi comuni.
L’Arabia Saudita è una terra in divenire: modernissima e arcaica, iperconnessa e profondamente tribale.
Qui l’immaginario si ribalta: non c’è solo sabbia, ma rocce che sembrano sculture, oasi di verde, città millenarie.
È un viaggio che richiede rispetto, attenzione, meraviglia.
Chi arriva con occhi aperti torna con lo sguardo cambiato.

Al-‘Ula
La Petra saudita, ma senza folla.
Hegra (Madain Saleh), con le sue tombe scolpite nella roccia, è Patrimonio UNESCO e cuore antico della penisola.
Intorno, canyon, oasi, arte rupestre e silenzio.
Oggi Al-‘Ula è anche il centro di un ambizioso progetto culturale: concerti, musei, padiglioni.
Passato e futuro che dialogano, nel deserto.
Jeddah
Porta d’accesso al paese e città di mare, con un’anima cosmopolita.
Il quartiere storico di Al-Balad, con le sue case in corallo e i balconi intagliati, è poesia urbana.
Sulla Corniche si passeggia tra arte contemporanea e vista sul Mar Rosso.
Jeddah è la città saudita più aperta, più vitale.
Una finestra sull’ibridazione.
Riyadh
Moderna, verticale, in trasformazione costante.
La capitale è il centro politico e finanziario del paese.
Grattacieli, musei avveniristici, ristoranti internazionali.
Ma anche la storica Diriyah, cuore del primo stato saudita, e il deserto a due passi.
Riyadh è l’immagine del cambiamento.
Edge of the World
Una scogliera sul nulla, a un’ora da Riyadh.
Il nome dice tutto: ci si affaccia su un panorama maestoso, vuoto, ipnotico.
Camminare qui è esperienza fisica e simbolica.
È il punto in cui finisce tutto… o inizia.
Deserto del Rub’ al Khali
Il “Quarto Vuoto”: uno dei deserti di sabbia più vasti e inospitali del pianeta.
Dune altissime, luce rarefatta, silenzio totale.
È il deserto dei grandi esploratori, il regno dell’essenziale.
Non si attraversa: si contempla.
Asir e Abha
Montagne verdi, architetture vernacolari, clima fresco.
La regione dell’Asir è la sorpresa saudita: tradizioni intatte, arte rupestre, villaggi di pietra, e un’identità forte.
Abha è il cuore pulsante, punto di partenza per esplorare questa Giordania saudita.
Najran
Al confine con lo Yemen, una delle aree più affascinanti e meno conosciute.
Case-torri in adobe, oasi lussureggianti, cultura viva.
Najran è Arabia profonda, autentica, lontana da ogni cliché.
Qaryat al-Faw
Un sito archeologico poco conosciuto ma di enorme valore.
Una città preislamica scavata nella roccia e nella sabbia, che racconta una civiltà dimenticata.
Una tappa per chi cerca l’origine.
NEOM
Non è ancora un luogo, ma un’idea.
Una smart city futuristica nel nord-ovest del paese, con linee rette nel deserto e zero emissioni.
Per ora è visionaria, ma dice molto su dove guarda l’Arabia.
Il futuro abita anche qui.
Ogni viaggio inizia da una domanda.
Qual è la tua?
Scrivici e progettiamo insieme un’esperienza che ti rispecchi davvero. Non c’è un itinerario predefinito, c’è solo quello che senti dentro.