Fiji
Niente da conquistare, solo isole da ascoltare.
"Le Fiji non sono un luogo: sono un modo di essere accolti.”
Tony Wheeler
Arcipelaghi come ricami, acque trasparenti come intenzioni, un’ospitalità che è memoria e rito.
Le Fiji non si attraversano: si lasciano entrare.
Un arcipelago di oltre 300 isole, ma bastano poche tappe per capirne lo spirito.
Qui l’acqua è calda, la terra rossa, i sorrisi larghi.
Si comincia da Viti Levu, si prosegue tra Mamanuca e Yasawa, ma ciò che resta è invisibile: il modo in cui ti accolgono, il kava offerto in silenzio, la sensazione di appartenere, anche solo per un attimo.

Yasawa Islands
Una catena di isole affusolate, quasi tutte disabitate.
Le Yasawa sono il volto più puro dell’arcipelago: spiagge vergini, acqua cristallina, villaggi remoti raggiungibili solo in barca.
Si dorme in ecolodge, si cammina scalzi, si esplorano grotte sacre e si nuota in lagune segrete.
Qui il tempo scivola via, leggero come la sabbia.
E ogni alba è una promessa di silenzio e luce.
Mamanuca Islands
Più vicine a Nadi, più accessibili, ma non meno autentiche.
Le Mamanuca sono perfette per chi vuole snorkeling immediato, reef coloratissimi, tramonti cinematografici.
Qui si trova anche Monuriki, l’isola del film Cast Away.
Le acque sono trasparenti, le barche si muovono lente, le attività marine infinite.
Un perfetto primo approccio alle Fiji, con tutto ciò che serve. E niente che disturbi.
Viti Levu
L’isola principale, spesso solo punto di transito. Ma a torto.
Qui si può scoprire la cultura delle Fiji: Suva e i suoi mercati, villaggi che conservano il protocollo del kava, piantagioni di canna da zucchero e foreste tropicali.
La Coral Coast offre spiagge e resort, Pacific Harbour è il centro per chi cerca avventura e immersioni.
Viti Levu è l’anima terrestre delle Fiji.
E merita più di un passaggio veloce.
Ogni viaggio inizia da una domanda.
Qual è la tua?
Scrivici e progettiamo insieme un’esperienza che ti rispecchi davvero. Non c’è un itinerario predefinito, c’è solo quello che senti dentro.