Mauritius
Un’isola sola, con dentro il mondo.
"Mauritius fu creata prima del Paradiso. E il Paradiso fu copiato da Mauritius."
Mark Twain
Foreste e coralli, templi e montagne, una sinfonia creola che non stona mai.
Mauritius è un crocevia.
Non solo di rotte, ma di culture, sapori, religioni, lingue.
È India, Africa, Francia e Asia fuse in un’armonia unica.
Le spiagge sono magnifiche, ma non bastano a definirla.
Dentro ci sono altipiani, crateri spenti, mercati affollati, città vivaci, giardini lussureggianti e percorsi spirituali.
È un’isola per chi vuole il mare, ma non solo.
Per chi cerca orizzonti, ma anche radici.

Chamarel
Un villaggio tranquillo che custodisce due meraviglie naturali: le Terre dei Sette Colori e una cascata di 100 metri che si apre tra le gole.
Il paesaggio sembra dipinto a mano, con colline ondulate color porpora, ocra, blu e giallo.
Intorno, piantagioni di caffè e rum artigianale.
Chamarel è il simbolo dell’entroterra di Mauritius: verde, misterioso, fertile.
Black River Gorges National Park
Un polmone verde che contrasta con il blu delle coste.
Qui si cammina tra alberi endemici, uccelli rari e sentieri che si aprono su vallate ampie.
È il luogo ideale per capire quanto sia viva, e ancora selvatica, l’anima mauriziana.
Un parco che non è solo da vedere, ma da respirare.
Le Morne Brabant
Un monte simbolo, dichiarato Patrimonio UNESCO.
Non solo per la sua imponenza che domina la costa sud-ovest, ma per la sua storia: rifugio degli schiavi in fuga, oggi è luogo di memoria e di libertà.
Salire sulla vetta è più di un’escursione: è un gesto di riconoscimento.
Ai piedi, una laguna dove il mare sembra dipingere vortici, visibili anche dallo spazio.
Île aux Cerfs
Un’isola da cartolina, con sabbia bianca, acque calme e mangrovie.
Raggiungibile in barca, ospita anche un campo da golf tra i più scenografici del mondo.
È il luogo perfetto per una giornata lenta: si nuota, si esplora, si ozia.
Senza far rumore.
Grand Bassin (Ganga Talao)
Un lago sacro per gli induisti, incastonato tra le montagne.
Qui si trovano templi, statue gigantesche, offerte galleggianti.
Durante il Maha Shivaratri, migliaia di pellegrini vi giungono a piedi, in un rito che mostra quanto viva sia la spiritualità dell’isola.
Un’esperienza intensa, anche per chi non condivide la fede.
Pamplemousses
Il giardino botanico più famoso dell’isola, voluto da Pierre Poivre nel XVIII secolo.
Lì crescono alberi secolari, ninfee giganti, spezie e piante medicinali.
Un viaggio nel tempo, tra profumi e silenzi.
Un’oasi di eleganza vegetale, nel cuore di Mauritius.
Port Louis e Caudan Waterfront
La capitale è un microcosmo vivace: bancarelle di street food, moschee, templi tamil, colonialismo e contemporaneità.
Al porto, il Caudan Waterfront è il lato moderno: gallerie d’arte, negozi, terrazze.
Port Louis è la voce dell’isola.
Una voce forte, sincera, affollata.
Ma sempre accogliente.
Ogni viaggio inizia da una domanda.
Qual è la tua?
Scrivici e progettiamo insieme un’esperienza che ti rispecchi davvero. Non c’è un itinerario predefinito, c’è solo quello che senti dentro.